Come risolvere la paura della solitudine e di essere soli?
Se hai paura di viaggiare da sola, andare al cinema da sola e stare senza un partner, potresti soffrire di quello che viene chiamato panico da single o meglio l’anuptafobia. Sembra essere una paura passeggera, non “importante”, eppure questa paura può nascondere qualcosa di più profondo.
L’anuptafobia
Faccio fatica a stare da sola. Quando penso di non avere un partner e mi immagino tra qualche anno sola, mi deprimo e mi sento molto male. Mi vergogno di uscire, andare al ristorante o viaggiare da sola e questo mi rende ossessionata dal trovare qualcuno in fretta… È qualcosa che mi crea molta angoscia. Cosa posso fare? Come gestirlo? Queste sono le parole e i pensieri di una persona che hanno paura della solitudine o, per meglio dire, del celibato. L’anuptafobia è molto diffusa, soprattutto tra le donne. Provare terrore all’idea di rimanere senza un compagno/a di vita con cui condividere i nostri giorni, lontano da quello che dovrebbe essere in realtà, ci provoca un livello di angoscia spesso inutile e fuori luogo. Perché?
Una sensazione di disagio
Come risolvere la paura della solitudine e di essere soli? Questa domanda sembra tormentarci a volte ed ecco che alcuni psicologi hanno dato una spiegazione. Gli esseri umani, essendo sociali, hanno bisogno di circondarsi di altre persone con le quali soddisfare i propri principali bisogni affettivi e con cui creare connessione sentendo che condividiamo alcuni aspetti della vita che per noi sono importanti. Ciò significa che in una certa misura siamo esseri dipendenti. Abbiamo bisogno degli altri.
La ricerca della felicità
Il problema si presenta quando quello che sentiamo è che abbiamo bisogno di un partner per riuscire a sentirci completi e di successo nella nostra vita. Per essere davvero felici. In questi casi, se vediamo il fatto di avere un partner come una necessità fondamentale e imprescindibile, ogni volta che ne rimaniamo senza (perché le rotture fanno parte dei cambiamenti naturali della vita), sperimenteremo paura (perché non siamo in grado di essere felici senza di essa), urgenza (per trovare qualcuno e tornare a essere “tranquilli”) e se abbiamo difficoltà a trovarla, “desolazione” (per sentirsi “difettosi”).
Se ci pensiamo, nella nostra società, è molto raro che si parli dei benefici e degli aspetti positivi dell’essere single. Al contrario, riceviamo costantemente degli impulsi che ci indicano che la situazione ideale è essere innamorati e accoppiati. Che è anche meglio essere mal accompagnati che da soli e associamo l’amore alla sofferenza, la lotta, il sacrificio smisurato e la resistenza infinita. Lo vediamo ogni giorno in canzoni, riviste e pubblicità…È proprio questa valanga di informazioni distorte, irrealistiche e costanti che in tante occasioni, quando siamo senza partner, ci vergogniamo e decidiamo di non fare certe attività in cui possiamo essere visti dagli altri. Il fatto che scoprano che siamo single, lo associamo al fatto che vedono chiaramente che siamo imperfetti e difettosi e questo potrebbe aumentare ulteriormente le nostre difficoltà nel trovare qualcuno, può farci giudicare ancora di più per questo (anche se lo facciamo già noi stessi), e distruggere completamente la nostra autostima.
Cose da tenere a mente
1) Ricorda
Se ora non hai un partner perché sei stata lasciata, è una buona notizia. L’amore non può essere forzato o manipolato e se l’altra persona se n’è andata, è un cambiamento in più e devi fluire con lui. Ricorda che siamo pronti ad affrontare tutti i cambiamenti che la vita ci impone. Pensa a tutte le persone che conosci che hanno vissuto una rottura e sono andate avanti… ovviamente tu non sarai l’eccezione!
2) Essere single non è una disgrazia
Se continui a ripeterti che non avere un partner è un indicatore del fatto che non vali abbastanza, stai distruggendo la tua autostima. Avere un partner è una cosa temporanea. A volte questo tempo può essere prolungato per tutta la vita (anche se queste sono le eccezioni) ma in altre (la maggior parte) si tratta di persone che ci accompagneranno per una parte del nostro cammino nella vita e poi le nostre strade si separeranno e ne appariranno altre. E con questi cambiamenti impareremo, cresceremo e matureremo.
3) Andare in un posto da soli non ci rende bersaglio di critiche e giudizi
Abbiamo l’ossessione di pensare che andare al ristorante e chiedere un tavolo per uno, è qualcosa che porterà chi ci vede a criticarci o a provare pietà per noi stessi. Lo stesso vale per il cinema, il teatro o un concerto. Essere visti dagli altri e rendersi conto che nessuno ci accompagna, lo interpretiamo come un segno davanti a loro che abbiamo fallito. Pensiamo di essere così poco interessanti e preziosi che nessuno ci vuole accompagnare.
4) È importante non ossessionarsi
Come risolvere la paura della solitudine e di essere soli? Inevitabilmente questo ci espone ad un chiaro pericolo: quello di aggrapparsi alla prima persona che mostra interesse per noi e ci dice qualcosa di carino. È facile rimanere “intrappolate”, senza valutare o analizzare se quella persona vale davvero la pena e si adatta a ciò che vogliamo noi!
Conoscere i benefici della solitudine
È vero che essere single implica fare amicizia con la solitudine e questo ha un valore inestimabile. Solitudine significa imparare a stare con te, stare in silenzio, scoprire ciò che ti piace, nutrire la tua anima con cibi veramente piacevoli, conoscerti meglio e iniziare a renderti conto che quello di cui hai davvero bisogno è te stessa. E non dimenticare che solitudine non significa essere soli, ma imparare a stare con te. Scoprire che puoi organizzare la tua vita a tuo piacimento, decidere con chi ti relazioni e chi rilasciare, che vali molto più di quanto pensassi e che, da quel momento, chi entrerà nella tua vita, sarà solo per migliorarla. E quando non sarà così, te ne andrai tu.
L’unica realtà è che non ci importa affatto se gli altri vanno da soli o accompagnati. Spesso, quando vediamo qualcuno solo, quello che pensiamo è che lo ammiriamo, perché forse anche noi vorremmo farlo e non abbiamo il coraggio. È arrivato il momento!