Avviare un’attività è il sogno di tanti. Per realizzarlo, bisogna seguire alcune semplici regole. Con la piccola guida che proponiamo scopriremo, passo dopo passo, cos’è una partita iva e come si apre.
Cos’è una partita iva
Ogni attività imprenditoriale ha bisogno di essere registrata all’Agenzia delle Entrate. Che tu voglia dare vita a un’azienda o sia un lavoratore autonomo, ti serviranno queste 11 cifre per rendere la tua impresa riconoscibile dalle autorità competenti in materia fiscale. Sarà un codice di identificazione e di controllo per riuscire a svolgere le tue mansioni, con la scelta anche del giusto codice ATECO, che permette di classificare la propria ditta. Secondo i dati del Ministero dell’economia, tra luglio e settembre, sono state aperte quasi 95mila partite iva. A trainare il numero tre settori principali: commercio, professioni e costruzioni.
Come si apre una partita iva
Aprire una partita iva è semplice e gratuito. Il primo passo è entrare sul sito dell’Agenzia dell’Entrate e scaricare i documenti necessari: il modulo AA7/10 se si tratta di società e quello AA9/12 per le ditte individuali o i lavoratori autonomi. La domanda (che trovi cliccando su questo link) può essere inviata per via telematica, con raccomandata con ricevuta di ritorno o recandosi fisicamente agli sportelli dell’ufficio dell’Agenzia. Importante, in questa fase, sarà scegliere il proprio codice ATECO e il regime contabile a cui fare riferimento: ordinario o forfettario, in base alle esigenze e al tipo di impresa che vuoi costituire.
Se si esercita un mestiere in modo continuativo, abituale e professionale, organizzando quindi il carico di lavoro per un periodo prolungato di tempo, è necessario poter tracciare il proprio operato. L’apertura della partita iva consente di emettere le fatture, regolare la propria posizione fiscale nei confronti dello Stato e procedere al pagamento dei contributi.
Lavorare con partita iva è sempre obbligatorio? No, esistono anche le cosiddette “prestazioni occasionali”, che devono seguire però delle regole fondamentali:
- il lavoro non deve essere realizzato in modo professionale;
- è importante sia solo un’attività occasionale;
- non deve essere un’attività d’impresa (non deve esserci l’impiego di mezzi).
Costi di gestione
Come abbiamo visto prima, non ci sono costi iniziali. Posso però subentrare degli oneri nelle fasi successive, per la gestione della partita iva: oltre alle tasse e ai contributi da versare, solitamente si devono mettere in conto anche la prestazione del commercialista e l’eventuale iscrizione all’albo, nel caso la professione a cui fate riferimento lo richieda. In ogni caso, le spese da sostenere dipendono dal volume degli affari, dalla grandezza dell’impresa e dal regime fiscale.