Ci sono alcuni temi che vengono trattati con difficoltà. Alle volte perché si crede sia ancora un tabù, altre perché ci si vergogna di intavolare certi discorsi. Ma per superare lo stigma e riuscire ad affrontare ogni argomento con consapevolezza, oggi affrontiamo che cos’è l’Aids, che differenze ci sono tra Aids e Hiv e un’iniziativa che si svolge a Torino. Ne parliamo insieme a pochi giorni dalla Giornata mondiale di sensibilizzazione e contrasto.
Cosa si intende per Aids
L’Aids, acronimo di “Acquired Immunodeficiency Syndrome” (Sindrome da Immunodeficienza Acquisita), è una patologia causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV).
Quando una persona è infettata da HIV, il virus attacca e indebolisce il sistema immunitario, compromettendo la capacità del corpo di difendersi dalle infezioni e dalle malattie.
L’Aids è lo stadio avanzato dell’infezione da Hiv, caratterizzato da un sistema immunitario così indebolito che la persona è suscettibile a numerose infezioni opportuniste e a forme di cancro. Se non trattata, può essere fatale. Tuttavia, grazie ai progressi nella terapia antiretrovirale, molte persone con Hiv possono mantenere una vita sana e prolungata, gestendo l’infezione e prevenendo lo sviluppo dell’Aids.
Come si trasmette il virus
L’HIV si trasmette attraverso fluidi corporei come il sangue, il seme, i fluidi vaginali e il latte materno. Può essere trasmesso durante rapporti sessuali non protetti, condividendo aghi contaminati, durante la gravidanza, il parto o l’allattamento.
3 differenze tra Aids e Hiv da tenere bene a mente
Ci sono almeno differenze da ricordare quando si parla di Hiv e Aids. Confonderli, infatti, potrebbe portare a gravi malintesi.
Eccone tre:
- L’agente: l’Hiv è il virus che causa l’infezione; l’Aids è lo stadio avanzato e più grave dell’infezione da Hiv;
- Fase dell’infezione: una persona può essere infetta da Hiv e non sviluppare immediatamente la sindrome. L’Aids si verifica, invece, quando il sistema immunitario è notevolmente compromesso e si verificano gravi infezioni o malattie legate all’immunodeficienza.
- Trattamento: esistono terapie antiretrovirali efficaci per gestire l’infezione da Hiv. Queste terapie possono aiutare a controllare il virus e prevenire il suo sviluppo in Aids.
Come si trasmette l'Hiv
Ora che abbiamo chiare alcune delle differenze maggiori, possiamo affrontare il tema della trasmissione del virus.
L’Aids non è direttamente trasmissibile da persona a persona, proprio perché è l’Hiv il virus responsabile del contagio.
Le principali vie di trasmissione sono:
- Rapporti sessuali non protetti: i fluidi coinvolti possono essere il sangue, il seme, i fluidi vaginali e l’eiaculato;
- Scambio di aghi: l’uso condiviso di aghi o strumenti contaminati può trasmettere l’Hiv;
- Trasmissione da madre a figlio, durante la gravidanza, il parto o l’allattamento;
- Trasfusioni di sangue contaminate o procedimenti medici non sicuri, caso raro che avviene in ospedali di alcune zone del mondo;
- Contatto con fluidi corporei infetti.
La prevenzione durante la Giornata mondiale contro l'Aids
Anche quest’anno, saranno molte le città che offriranno informazioni per abbattere lo stigma e cominciare a parlare di Hiv e Aids in modo consapevole. Torino è una di queste. Anche quest’anno, si vuole “mantenere alta l’attenzione su un’emergenza di salute globale su cui informazione, prevenzione, screening e trattamenti sono sempre necessari.
Nelle prossime settimane, il Comune di Torino ha messo a disposizione gratuitamente uno spazio in Via Mazzini 44E, dove si svolgeranno “attività di testing e promozione della salute sessuale.” Come? Attraverso la realizzazione di test Hiv e sifilide gratuiti.
“Alla luce dei recenti dati pubblicati dall’Istituto superiore di Sanità, che confermano che le nuove diagnosi da Hiv sono sempre più tardive – spiega alla conferenza stampa Carlo Picco, direttore generale dell’Asl Città di Torino – appare particolarmente importante l’accordo siglato oggi con la Città di Torino e con il coinvolgimento degli enti del Terzo settore, per offrire ai cittadini la possibilità di testarsi per l’Hiv, anche al di fuori dei contesti classici e degli orari dei servizi sanitari”.
Per i promotori di questa iniziativa – che sono moltissime associazioni cittadine – il grande obiettivo è arrivare al “95-95-95”: far sì che il 95% delle persone sieropositive riceva una diagnosi, che il 95% sieropositive in Aids sia sottoposta a terapia antiretrovirale e che il 95% raggiunga la soppressione virale. Il virus continua a esserci, ma viene spento e smette di agire e distruggere le difese immunitarie.
La campagna U=U
Questo progetto si inserisce in una campagna globale, U=U, che diffonde la certezza scientifica, scoperta negli ultimi anni, per cui una persona che prende le terapie retrovirali corrette per un certo tempo raggiunge questo stato di soppressione virale. Anche in caso di rapporto sessuale non protetto, una persona sieropositiva non trasmette il virus a una persona sieronegativa. Il farmaco depotenzia il virus e lo disattiva.
Un modo per fare informazione e combattere lo stigma.